Alberto de Simoni Giustino Renato Orsini
(Morbegno, 17 giugno 1883 - Milano, 3 gennaio 1964)
Stemma Paravicini


Data: 22/11/1613

Tipologia atto: Instrumentum venditionis locationis et gratiae

Luogo: Bormio

Notaio rogante: Romani (de Romanis), di Bormio, S. N.: Gaspare di D. Giovanni Battista.

Pronotai: -

Regesto: 1613 novembre 22, Bormio.

Instrumentum venditionis locationis et gratiae.

Speronella fu Antonio de Zucchis moglie di Sebastiano fu Giacomino Beriolatti di Bormio col consenso del marito e con obbligo di ratifica da parte di due consanguinei vende al M. Rev. pbr. D. Ermete canonico fu ser Gervasio Grosini di Bormio tutti i miglioramenti e i regressi che ha
I - su una pezzuola di campo di pertiche 33 circa sito in coltura de Combo, confinante con: a) detta venditrice, b) eredi di Bartolomeo Jacobi di Oga, c, d) ser Leonardo Ferle,
II - su un campo di pertiche 114 sito ad Valeram u. d. ad Corvionum absque decima, confinante con: a) l'angolo di detto campo, b) ser Giovanni Casolarii, c) ser Gio. Antonio Zazii, d) viuzza (viazola) dei vicini,
III - su un prato di 60 pertiche sito in Allute in Seghetiis, confinante con: a) eredi di Giovanni de Frachariis, b) Angelino Saxelle, c) il fiume Adda, d) Bernardino Scherii, eccedenti i fitti di: L. 14 a ser Leonardo Ferle, L. 6 s. 6 a ser Gio. Antonio Ferle, L. 7 agli eredi di ser Gio. Battista Grosini, L. 7 a Cristoforo fratello di Speronella ovvero al prefato compratore avente azione da Cristoforo come da rogito di ser Marco del Conte di Gera Lario del 22.III.1608.
Prezzo L. 42 s. 13, di cui L. 22 s. 13 verso gli eredi di D. Bernardo de Mariolis ed il resto per fitti manchi verso il detto compratore e gli eredi di ser Battista Grosini.
Il compratore ne investe in enfiteusi la venditrice al fitto a S. Michele di L. 3 da consegnarsi nella sua casa di Bormio; con grazia.

Atto nella casa del compratore sita nella canonica.

Testi:
Gio. Pietro molinarius fu Francesco Colturi,
Gio. Pietro e Giacomo fratelli fu Francesco Canclini, tutti di Bormio.

S. N.
Gaspare fu D. Gio. Battista Romani di Bormio.