Data: 23/03/1602
Tipologia atto: Instrumentum venditionis
Luogo: Bormio
Notaio rogante: Sermondi (de Sermondo), di Bormio, S. N.: Leoprando fu D. Zaccaria.
Pronotai: -
Regesto: 1602 marzo 23, Bormio.
Instrumentum venditionis.
Il Nob. D. Nicolò fu Sp. D. Andrea olim Magn. artium et medicinae Dr. D. Nicolò fu Magn. D. Andrea Guicciardi di Teglio, proprietario in parte per successione ereditaria, in parte per acquisto dai coeredi della fu D. Ippolita fu Magn. D. Nicolò olim D. Francesco Alberti di Bormio moglie in seconde nozze del fu Magn. D. Andrea fu Sp. D. Bernardo Guicciardi di Teglio abavo di D. Nicolò giusta rogito di D. Andrea Pozzi del gennaio 1602, vende a ser Giovannino fu Lorenzo Nesinae di Morignone tre fitti livellari, e gli instrumenti che li rappresentano, al prezzo di L. 927 di cui L. 600 a S. Andrea ed il resto a S. Michele 1603 cogli interessi al 6%:
I - di L. 6 e un capretto prestato a S. Michele un tempo dagli eredi di Giacomo olim Meneghino Facini di Sondalo ed ora da Giovanni fu Donato Apolonii Scilettae o dagli eredi di Giovanni Facini,
II - di L. 20 e un capretto prestato un tempo dagli eredi di Giovannino Bartolamei Barachi o dagli eredi di Giovannino Scilettae ed ora parte dal compratore, parte dal di lui fratello Stefano e parte da Martino de Togniola,
III - di L. 27 ½ e due capretti che si prestava dal fu Leone de Barachis ed ora così: L. 7 da Lucia Dominici Barachi, L. 5 s. 12 da Maddalena Leonis de Barachis, L. 8 da Domenica fu Leone del Pino compresi i capretti,
fitti che vennero acquisiti dal venditore dai furono Spp. DD. Nicolò, Pietro Martire e Gio. Paolo fratelli fu detto Magn. D. Andrea senior a rogito Andrea Pozzi di Teglio.
Tali fitti il fu Magn. D. Azzo fu Sp. e Gen. D. Mastaino de Besta di Teglio li comprò dal fu Magn. D. Cav. D. Nicolò fu Magn. D. Francesco Alberti di Bormio giusta rogito del fu D. Alberto Bonizi di Bormio del 14.X.1497, e furono dati per contraddote alla fu Nob. D. Ippolita fu Magn. Cav. D. Nicolò Alberti di Bormio dal fu Magn. D. Azzo Besta di Teglio sempre a rogito Bonizi del 14.X.1497.
Atto in casa di D. Bartolomeo Venosta sita in contrada Via Maggiore.
Testi:
Nicola fu Stefano de Tirindre di Cepina,
Abbondio fu Giovanni Jacobini Zenini di Semogo,
Gottardo fu Giovanni Burmi da Poz di Pedenosso, tutti del comune di Bormio.
S. N.
Leoprando fu D. Zaccaria Sermondi di Bormio.