Alberto de Simoni Giustino Renato Orsini
(Morbegno, 17 giugno 1883 - Milano, 3 gennaio 1964)
Stemma Paravicini


Data: 16/12/1601

Tipologia atto: Instrumentum venditionis locationis et gratiae

Luogo: Bormio

Notaio rogante: Romani (de Romanis), di Bormio, S. N.: Giovanni Antonio fu Mr. Gottardo.

Pronotai: -

Regesto: 1601 dicembre 16, Bormio.

Instrumentum venditionis locationis et gratiae.

Giovanni fu Tonio olim Domenico Tonii Boni di Furva, comune di Bormio, vende ad Orsina fu Mr. Vitale Nesina, vedova di ser Domenico olim Bormo del Pigho di Bormio, tutrice dei figli Bormo e Caterina, col consenso del fratello Mr. Stefano Nesina constituti testamentario di detti eredi giusta il testamento del fu ser Domenico a rogito di D. Battista Romani fratello del notaio rogante del **.III.1601:
I - un campo di 33 pertiche sito ad Furvam planam u. d. a pradella, confinante con: a) via comune, b) Gasparino del Riz, c) Mighina moglie di Pietro Joannis Colloi, d) Tonio Petris Joannae, oltre i s. 4 che annualmente si pagano alla chiesa di S. Nicola di Furva,
II - un prato di 6 pradari con edifici in valle Resumbij a Plazanech vecho d. el pra di hor**, confinante con: a) Tonio d. Fofiani, b) via comune, c) Simone Tonii Boni, d) Cristina moglie del venditore, oltre a s. 22 di un fitto maggiore di s. 55 che si paga al Conte Alberti essendo per il rimanente questo fitto indiviso con Giacomo e Simone fratelli fu Domenico Tonii Boni.
Prezzo L. 200, di cui: L. 187 in contanti che il venditore ha avuto in mutuo dal fu ser Domenico Pigho il 27.I.1599 come scritto da ser Andrea Olexii sul libro di detto ser Domenico al foglio 181, L. 13 per il prezzo del presente instrumento pagato subito.
Orsina ne investe a livello perpetuo il venditore al fitto a S. Michele di L. 14 redimibile in due rate defalcando il fitto.

Atto in casa della compratrice.

Testi:
Mr. Bernardo fu Battista Botesini Raymondi,
Martino di Togno de Plazcastello,
Mr. Antonio fu Giacomo de Bertolina d. Settominus, tutti di Bormio.

S. N.
Gio. Antonio fu Mr. Gottardo Romani di Bormio.